Giulia Si Lascia Guardare Nel Camerino

Giulia Si Lascia Guardare Nel Camerino

Da qualche tempo cerco di convincere Giulia a giocare con un altra coppia. Io e lei siamo amanti da alcuni anni, ci vediamo occasionalmente per fare del sesso senza impegno reciproco. Siamo entrambi sposati ma ci piace dare sfogo liberamente alle nostre voglie senza tanti freni. Di solito ci vediamo in qualche locale della provincia di modena e beviamo un drink insieme, per finire a scopare in macchina o a casa di amici. Ci piace giocare, raccontandoci le nostre eccitazioni nei periodi in cui non ci vediamo.

Giulia è una donna di 32 anni, alta 1,75 e piuttosto formosa, mia amica (e tromba amica) dai tempi dell’istituto tecnico che frequentavamo. Ha una bella quarta di reggiseno e delle belle cosce lunghe che ama esibire.
Alle mie numerose richieste di mostrarsi e concedersi ad altri ricevo puntualmente un no. Tuttavia uno spiraglio si è aperto la settimana scorsa.
Eravamo in un centro commerciale, al terzo martini e cola, visibilmente alticci. Senza alcun pudore le dissi che l’uomo al tavolino alla nostra sinistra le stava guardando le cosce insistentemente e che forse era il caso di premiarlo. Con mia grossa sorpresa decise di stare al gioco e si tolse una ballerina per mostraci i suoi piedi stupendi, smaltati di rosso al di sotto di

Un favoloso collant color carne.

Lei sa benissimo quanto mi eccitano! Mentre si toccava il piede in maniera decisamente sensuale, si tirò su’ leggermente la minigonna per lasciare intravedere la parte alta più scura del collant e non solo…si riuscirono a vedere distintamente le mutandine nere al di sotto. Ero eccitatissimo e la presi per mano dirigendomi verso il negozio della oviesse, al cui interno c’erano dei camerini molto spaziosi e defilati. Mentre mi allontanavo feci cenno a quell’uomo di seguirci.
Entrammo nell’ultimo libero e lasciai la tendina semiaperta.

Quello sconosciuto era fuori, a far finta di aspettare qualcuno da un altro camerino.

Il mio cazzo era durissimo, questa cosa mi eccitava da impazzire.

Girai Giulia verso di lui, mi misi dietro di lei a sbottonarle la camicetta. Era attillata a causa di qualche kg di troppo, ma la cosa non sembrava dispiacere a nessuno di noi. La feci cadere a terra sotto lo sguardo arrapato di quell’uomo. Sentivo l’eccitazione di Giulia che stava andando oltre i suoi limiti. Il suo reggiseno era molto stretto, per lo stesso motivo della camicetta. Sussurrai a Giulia che era giunto il momento, stava per mostrare le sue tette come le chiedevo da tempo. In un attimo erano libere, grosse, col capezzolo turgido, ciondolanti al vento a compiacere quel guardone, la cui patta era ad occhio nudo rigonfia. Le tolsi anche la minigonna, lasciandola in collant e mutandine alla vista di un estraneo compiaciuto. Le puntai il mio cazzo sulle natiche, infilandole una mano nelle mutande a violare la sua intimità. Era bagnata, pronta a infilarsi qualsiasi cosa per darsi piacere. Il mio dito medio, le mie volgarità all’orecchio e la vista di quell’uomo che non intendeva allontanarsi la fecero venire senza alcun freno inibitorio.
Come ricompensa gli si avvicinò e gli donò le calze intrise dei suoi umori, pregandolo di farne buon uso.

Foto di PiediVelati.com (Modella: Petra)

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