Il Vestito Rosa ed i Collant

Il Vestito Rosa ed i Collant

Poco prima della partenza per le vacanze aveva comprato un vestitino leggero rosa di stoffa morbida; di quelli che pur non essendo un tubino, rimangono piuttosto aderenti su fianchi e cosce.
Nonostante durante il soggiorno avessimo fatto più volte l’amore, la mia mente già fantasticava in merito a quell’indumento, così, la sera del nostro rientro, finito di cenare e sapendo che poi avremmo fatto seso, le inviai il messaggio “Vestitino rosa, scarpe col tacco e collant chiari…”

Sicuramente si incuriosì per il fatto di averle chiesto i collant: sa bene essere le autoreggenti la mia passione principale fra la biancheria sexy da indossare quando facciamo sesso e non. Così mentre si accingeva a cambiarsi, gliene inviai un altro con scritto

“Ovviamente niente sotto”

Mentre si preparava, mi spogliai completamente e mi misi ad aspettarla sul divano in salotto menandomi il cazzo al pensiero di quel che mi attendeva.
L’eccitazione crebbe quando sentii avvicinarsi il rumore dei tacchi che aveva indossato; finalmente entrò nella stanza e mi si avvicinò mostrando le calze color carne chiaro che aveva scelto e che donavano una particolare lucentezza alle gambe.

Fece per chinarsi e toccarmi il membro quando la fermai e le chiesi di portarsi a ridosso del tavolo e mostrarsi meglio; con veemenza e una camminata sensuale ubbidì appoggiandosi fra le due sedie.
“Girati di spalle e mostrami sotto” le dissi; quindi si voltò e appoggiandosi al tavolo, alzò il vestito rosa mostrando il sul bel culo avvolto nelle calze: come le avevo scritto prima, sotto non aveva indossato nulla.
“Ora abbassati le calze e inizia a bagnarti il culo” aggiunsi poco dopo. Ancora una volta esaudì le mie richieste eccitandosi sempre di più e inumidendosi il buchetto passando con le dita più volte la saliva: Sicuramente si aspettava che all’improvviso mi sarei alzato e avrei iniziato a sodomizzarla con impeto, invece le chiesi di risistemarsi e raggiungermi su divano.
Iniziammo finalmente a baciarci e accarezzandole le gambe fino all’inguine constatai che in mezzo alle cosce era bagnatissima.

Fu così che le chiesi di esaudire un altro mio sogno: la portai in bagno e sedendomi per terra la avvicinai al mio volto alzandole la gonna.

“Voglio vederti pisciare addosso….”

“Con le calze su?” chiese con un sorriso malizioso.
“Si….” risposi

Non dovetti aspettare molto che piegando in avanti le gambe iniziò a farsi colare la pioggia dorata fra le cosce e il mio petto cercando il avvicinare il mio viso al suo sesso il più possibile. Dopo 3-4 fiotti si girò e, abbassandosi i collant, mi mise il culo in faccia chiedendomi di leccare tutto: le passai la lingua tra la figa e il culo penetrandola più volte e assaporando quel misto di sapori fortissimi.
Ormai non ce la facevamo più entrambi e dopo esserci rinfrescati e lavati ci buttammo sul letto dove la penetrai in più posizioni facendola godere più volte.

Sentiva che il mio membro stava quasi per esplodere quindi mi disse: “Che ne dici se mi vieni tutto addosso e poi mi fai leccare tutto il tuo sperma?” “Ok,” risposi “ma con una variante che deciso io….”
Incuriosita ancora una volta per cosa potessi riservarle, acconsentì.
“Vai a prendere il vassoio di metallo”, ordinai. Mi guardo con aria sospettosa intuendo probabilmente già cosa avevo in mente e sapendo che era una pratica che non piacendole molto, si era sempre rifiutata di concedere.

Iniziò quindi a segarmi

tenendo il vassoio sotto al mio membro finché non lo inondai completamente.La presi per i capelli e avvicinai la sua testa al vassoio ordinandole di leccare ciò che vi trovava. Dopo la terza leccata la feci chinare a pecorina sul letto appoggiando il seno al vassoio e iniziai a leccarle e a masturbarle con le dita il culo. Una volta che il mio pene fu tornato turgido come prima la inculai per un bel pezzo fintanto che non le scaricai dentro la seconda sborrata della serata.

Ci sdraiammo quindi uno di fianco all’altro e senza dirci nulla sono convito che entrambi pensammo quanto fosse stato utile quel vestito rosa quella sera.

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