Al Cinema

Al Cinema

Quel giorno era veramente triste, le nuvole nel cielo erano grigie e rendevano l’aria della mia città cupa e deprimente. Avevo appena finito di pranzare. La mattina avevo finito un lavoro che mi teneva impegnato da diversi mesi, sono un libero professionista, e adesso avevo voglia di prendermi un pomeriggio libero. Decisi che sarei andato al cinema, davano un film piuttosto intrigante che volevo vedere da molto tempo, una storia tra un cinquantenne (come me) e una venticinquenne annoiata di buona società che voleva soltanto trasgredire le imposizioni e le regole del mondo in cui viveva.
Mi siedo al mio posto nella sala del cinema, avevo scelto come sempre una posizione piuttosto in fondo e leggermente laterale nel caso qualcuno si sedesse davanti a me, ma come era prevedibile c’erano pochissime persone quel pomeriggio al cinema.
Poco prima che iniziasse il film una bella signora sui 40 si siede proprio accanto a me, aveva un bel viso con occhi grandi e profondi, capelli castani sulle spalle ed una bellissima bocca carnosa. Riuscii a notare tutto ciò perchè nel sedersi mi deliziò con uno sguardo ed un sorriso che mi lasciarono impietrito. Sono un bell’uomo e mi tengo in forma, ma non pensavo fino a questo punto.
Lei indossava un abito leggermente scollato che le arrivava sopra il ginocchio. Si intravedevano le gambe sinuose coperte da un collant velato color nocciola scuro. Tacco 10 almeno. La donna in collant mi fa sempre suscitare emozioni ormai quasi perdute.
Comincia il film, tutti e due lo guardiamo con interesse e per i primi venti minuti non succede nulla tranne che qualche occhiata furtiva da parte di entrambi nei confronti dell’altro.
Ad un tratto sento un leggero fruscio sulle mie gambe, guardo verso il basso e non vedo nulla di particolare, mi dico che è stata solo una mia impressione o forse un mio desiderio che speravo ardentemente si avverasse.
Passano neanche 3 minuti e ancora, questa volta più deciso, è sicuramente il suo piede che si struscia sulla mia gamba, allora allargo leggermente la mia gamba destra, lei era alla mia destra, fino a toccarle la scarpa e lei risponde subito accarezzandomi la gamba.
Non ci volevo credere il mio sogno segreto da sempre che si avvera.
Azzardo un contatto leggermente più profondo, e con la parte esterna delle dita della mia mano destra le sfioro la gamba, lei avvicina la sua gamba alla mia …. cioè aveva aperto le gambe. Ero fremente non sapevo come continuare, avrei voluto saltarle addosso ma sarebbe stata sicuramente una mossa sbagliata, anche se nel cinema non c’era molta gente e la persona più vicina era almeno 5 file più avanti.
Decido di accarezzarle le gambe partendo dal ginocchio, leggermente … con delicatezza, andando sempre più su fino ad alzarle il vestito ed avvicinarmi sempre di più alla sua figa. Ma non ci arrivo perchè preferisco prima accarezzarle l’interno coscia e mi accorgo che le collant erano in realtà delle autoreggenti, perciò riesco a sentire la sua pelle morbida in mezzo alle gambe e sento anche un leggero fremito del suo corpo che si avvicina sempre più al bracciolo che ci divide. Prendo coraggio, mi giro e ci guardiamo negli occhi … fu uno dei baci più appassionati che mi sia capitato di dare nella mia vita. Mentre la bacio salgo sempre più con la mia mano che era in mezzo alle sue gambe e con mia sorpresa sento che non portava le mutandine, non posso far altro che accarezzarle la figa cercando il clitoride da massaggiare… lei era già bagnata e le dita mi scivolano dentro in maniera naturale, come se fossero risucchiate.
Il mio membro era ormai grosso e duro … ed impaziente.
Eravamo talmente assorti nella nostra passione che probabilmente ci scappò qualche mugolio, infatti da qualche parte della sala si sentì un schhhh!!! Dividemmo le nostre labbra e ci guardammo, ci scappò un sorriso e ci ricomponemmo tornando ad essere seduti sulle nostre poltrone in maniera composta.
Le nostre mani però continuarono a rimanere reciprocamente sulle gambe dell’altro.
Rimanendo nella sua posizione lei arrivò a toccarmelo con una carezza. Si girò verso di me, mi slacciò la cerniera dei pantaloni, me lo tirò fuori e lo prese nella sua mano cominciando a massaggiarlo per poi cominciare il classico movimento di una sega, la mia mano era intrappolata in mezzo alle sue gambe e nel farmi la sega lei si muoveva in modo armonico con la sua mano strofinando la figa sulle mie dita. Volevo gemere ma non potevo, qualcuno nella sala avrebbe potuto sentirmi. A quel punto lei si chinò su di me, lo prese in bocca e cominciò a succhiare dolcemente e a leccarmelo come fosse un gelato, io le misi la mano libera sulla testa e cominciai a farmi fare uno dei pompini più eccitanti che abbia mai ricevuto. Ogni tanto mi guardavo intorno nel caso qualcuno nella sala avesse notato qualcosa, ma sembrava che nessuno si fosse accorto di nulla. Lei continuò a lavorare sul mio cazzo duro incessantemente. Le venni in bocca … e lei ingoiò.
Si ricompose ma non completamente, notai che il vestito le rimase alto sulle cosce, si avvicinò con la bocca al mio orecchio, pensavo volesse leccarmelo, invece mi disse a bassa voce: “tocca a te caro”, mi prese dolcemente la testa abbassandomela, io assecondai il movimento e mi ritrovai in ginocchio davanti a lei, meno male che era un cinema di quelli moderni con abbastanza spazio tra una fila e l’altra. Lei con la mano spinse la mia testa in mezzo alle gambe e mi ritrovai la sua figa in bocca, era ancora bagnata ed aveva quel profumo acido/dolciastro di sapone intimo misto a liquido vaginale. Cominciai a leccargliela con leccate lunghe e lente partendo dal basso verso l’alto, con delicatezza gliela aprii leggermente e con la mia lingua cominciai a cercare il clitoride, quando lo trovai comincia a giocarci con le labbra, poi a mordicchiarlo delicatamente, quindi di nuovo a giocarci con la lingua, sentivo il suo corpo fremere di piacere, mi prese una mano e se la mise sul seno ed io mi misi a giocare con il suo capezzolo tra le mie dita. Continuai a leccargliela e a giocare con il clitoride fino a quando venne trattenendo a stento i mugolii ma non riuscendo a trattenere i sussulti del corpo e in quel momento mi spinse la faccia contro la sua vagina fin quasi a farmi soffocare.
Mi rimisi a sedere, fortunatamente era uno di quei film senza intervallo ed eravamo quasi alla fine, lei mi guardò, mi deliziò di uno dei suoi sorrisi, si alzò e se ne andò così come era arrivata. Ma … è un impressione o con la coda dell’occhio ho visto un uomo due o tre file dietro di noi alzarsi e seguirla?
Ho pensato subito che volesse importunarla, “che stupido” – ho pensato – “non mi sono accorto che dietro di noi c’era un guardone, probabilmente era posizionato esattamente dietro di me e nella foga della passione e della bellissima sorpresa, non sono riuscito a vederlo”.
Stavo per alzarmi e seguirli a mia volta quando vedo che lei si ferma, aspettandolo sorride anche a quell’uomo e se ne vanno mano nella mano..

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